7° GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Messaggio del Santo Padre:

Viviamo un momento storico che non favorisce l’attenzione verso i più poveri. Il volume del richiamo al benessere si alza sempre di più, mentre si mette il silenziatore alle voci di chi vive nella povertà. Si tende a trascurare tutto ciò che non rientra nei modelli di vita destinati soprattutto alle generazioni più giovani, che sono le più fragili davanti al cambiamento culturale in corso. Si mette tra parentesi ciò che è spiacevole e provoca sofferenza, mentre si esaltano le qualità fisiche come se fossero la meta principale da raggiungere. La realtà virtuale prende il sopravvento sulla vita reale e avviene sempre più facilmente che si confondano i due mondi. I poveri diventano immagini che possono commuovere per qualche istante, ma quando si incontrano in carne e ossa per la strada allora subentrano il fastidio e l’emarginazione. La fretta, quotidiana compagna di vita, impedisce di fermarsi, di soccorrere e prendersi cura dell’altro. La parabola del buon samaritano (cfr Lc 10,25-37) non è un racconto del passato, interpella il presente di ognuno di noi. Delegare ad altri è facile; offrire del denaro perché altri facciano la carità è un gesto generoso; coinvolgersi in prima persona è la vocazione di ogni cristiano.


1 - VOGLIAMO UNO NUOVO SGUARDO

VERSO LA GIORNATA DEI POVERI

«LA FORZA DI RIPARTIRE» 

RELATRICE SIMONA ATZORI 


“La mia storia è unica agli occhi degli altri perché il mio limite, non avere le braccia, è molto più evidente rispetto ai limiti che tutti abbiamo. Ho capito di poter fungere da specchio: guardando me, la gente ritrova se stessa. Se io, che sono fatta così, considero la mia unicità una possibilità e non un limite, perché non puoi farlo anche tu? ” (Simona Atzori, 2017)

Simona è nata senza braccia, ma ha utilizzato da sempre le sue gambe e i suoi piedi come braccia e mani. Ha capito sin da piccola che spesso “i limiti non sono reali. Ce li poniamo noi, o ce li pongono gli altri e noi, semplicemente, lasciamo germogliare e crescere le idee di noi che ci trasmettono”. Simona inizia a danzare a sei anni seguendo corsi di danza classica e pochi anni più tardi si avvicina all’altra sua grande passione, la pittura. Scopre il mondo dei colori grazie alla sorella Gioia. Frequenta l’Accademia di belle arti di Brera a Milano (tanto sognata durante il liceo) e la Facoltà di Lingue e letterature straniere, ma prosegue i suoi studi alla University of Western Ontario nella Facoltà di Visual Arts. Qui si concentra sulla pittura senza mai tralasciare la danza; è ambasciatrice per la Danza nel Grande Giubileo del 2000; nello stesso anno ritira a Roma il premio Michelangelo e incontra per la prima volta Andrea, colui che chiamerà amore. Nel 2001 si laurea in Visual Arts.


2 - ALLENIAMOCI A REGGERE LO SGUARDO DEL POVERO


3 - ABITARE LA RELAZIONE CON IL POVERO

RIFLESSIONE PER LA COMUNITÀ

«GRATUITAMENTE NON VUOL DIRE GRATIS» 

RIFLESSIONE DI MONS. FRANCO GIULIO BRAMBILLA 


Per cercare di identificare un nuovo stile di tutti gli interventi di volontariato e di carità per tutti gli operatori della Caritas e non solo. 

GESTO DI CARITÀ

LA COLLETTA DELLA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI sarà destinata ad aiutare i corridoi umanitari seguiti dalla Diocesi


IBAN: IT 90 P 03069 09606 1000000 10083

CAUSALE: CORRIDOI UMANITARI

PREGHIERA DEI FEDELI

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario nell’anno A (19 novembre 2023)