Messaggio del Santo Padre:
La preghiera del povero sale fino a Dio (cfr Sir 21,5). Nell’anno dedicato alla preghiera, in vista del Giubileo Ordinario 2025, questa espressione della sapienza biblica è quanto mai appropriata per prepararci all’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, che ricorrerà il 17 novembre prossimo. La speranza cristiana abbraccia anche la certezza che la nostra preghiera giunge fino al cospetto di Dio; ma non qualsiasi preghiera: la preghiera del povero! Riflettiamo su questa Parola e “leggiamola” sui volti e nelle storie dei poveri che incontriamo nelle nostre giornate, perché la preghiera diventi via di comunione con loro e di condivisione della loro sofferenza.
«LA FORZA DI RIPARTIRE»
RELATRICE SIMONA ATZORI
“La mia storia è unica agli occhi degli altri perché il mio limite, non avere le braccia, è molto più evidente rispetto ai limiti che tutti abbiamo. Ho capito di poter fungere da specchio: guardando me, la gente ritrova se stessa. Se io, che sono fatta così, considero la mia unicità una possibilità e non un limite, perché non puoi farlo anche tu? ” (Simona Atzori, 2017)
Simona è nata senza braccia, ma ha utilizzato da sempre le sue gambe e i suoi piedi come braccia e mani. Ha capito sin da piccola che spesso “i limiti non sono reali. Ce li poniamo noi, o ce li pongono gli altri e noi, semplicemente, lasciamo germogliare e crescere le idee di noi che ci trasmettono”. Simona inizia a danzare a sei anni seguendo corsi di danza classica e pochi anni più tardi si avvicina all’altra sua grande passione, la pittura. Scopre il mondo dei colori grazie alla sorella Gioia. Frequenta l’Accademia di belle arti di Brera a Milano (tanto sognata durante il liceo) e la Facoltà di Lingue e letterature straniere, ma prosegue i suoi studi alla University of Western Ontario nella Facoltà di Visual Arts. Q
Le comunità sono chiamate a coinvolgere i poveri nelle attività quotidiane della parrocchia per vivere un momento di vicinanza e fratellanza.